La Carta dei suoli

Esistono diverse tipologie di suoli che rendono unico il nostro vino,
tra questi troviamo i terreni vulcanici
che caratterizzano in maniera particolare la DOC.

I basalti e i tufi neri sono tra gli elementi più apprezzati dagli appassionati.

Sin dal Settecento, studiosi di tutto il mondo venivano a studiare questi suoli.
Oggi sono candidati al riconoscimento UNESCO.

I vulcani con la loro azione di interscambio tra le profondità della terra ed il cielo rappresentano uno dei sistemi ecologici più importanti e sorprendenti, fondamentali per la vita stessa del pianeta.
La loro eredità all’agricoltura sono i suoli vulcanici: in ogni senso eccezionali.
Rappresentano l’1% della superficie terrestre, ma offrono sostentamento al 10% della popolazione mondiale. Sono composti da tufi e basalti, ricchi di ferro, magnesio e moltissimi altri micro-elementi che attraverso l’uva si trasferiscono al vino conferendogli una caratteristica sapidità minerale.
Per la loro porosità le terre vulcaniche sono in grado di accumulare acqua e calore solare, rilasciandoli lentamente all’occorrenza. Sono inoltre ricche di sostanze nutrienti per la vite e fanno da barriera naturale contro le malattie del suolo. Per queste ragioni la viticoltura su terreni vulcanici richiede minori interventi esterni ed è quindi qualitativamente superiore ed ecologicamente più sostenibile.
L’Italia è il Paese vinicolo in cui si trova la maggior varietà di territori vulcanici, eppure quelli storicamente vocati alla viticoltura si contano sulle dita di una mano. Fra questi va sicuramente annoverata l’area dei Lessini, contigua al Soave, come una delle più interessanti del Nord Italia.

LA CARTA DEI SUOLI – Legenda

Suoli a tessitura media con comune scheletro calcareo, non calcarei e debolmente alcalini in superficie e a tessitura grossolana con scheletro calcareo abbondante, molto calcarei e moderatamente alcalini in profondità.

Suoli da non calcarei a scarsamente calcarei, a tessitura fine con scarso scheletro e debolmente alcalini in superficie ed a tessitura media con scheletro da comune ad abbondante e moderatamente alcalini in profondità.

Suoli ripidi, a tessitura fine, con comune scheletro calcareo, da non calcarei a molto scarsamente calcarei, debolmente alcalini in superficie e moderatamente alcalini in profondità.

Suoli ripidi, a tessitura media con scheletro basaltico da scarso in superficie ad abbondante in profondità, non calcarei, da debolmente acidi a neutri. Substrato roccioso basaltico tra 100 e 140 cm.

Suoli dolcemente inclinati, a tessitura media con scheletro scarso in superficie e abbondante in profondità, non calcarei, neutri.