Un Ambiente Naturale
Il Parco Naturale dei Monti Lessini,
l’assetto idrografico e geologico rendono unico il paesaggio
La qualità dei vini è rispecchiata dalla qualità ambientale.
Un territorio di strette valli di origine vulcanica.
La dimensione più importante di questo territorio è la sua biodiversità. La presenza di boschi e prati, di insetti predatori e impollinatori, di microrganismi indigeni che vivono in simbiosi con le piante, costituiscono elementi altamente qualificanti in termini di qualità della vita del vigneto.
La quale, è dimostrato, si traduce immancabilmente in qualità del vino.
La presenza di una riserva naturalistica come il Parco Naturale dei Monti Lessini costituisce quindi una risorsa importantissima per la nostra viticoltura, che incentiva i produttori del Lessini Durello DOC all’adozione di logiche agricole rispettose e sostenibili.
L’area compresa nella zona a DOC del vino Monti Lessini si estende nella porzione collinare dei Lessini orientali a cavallo del confine tra le province di Verona e Vicenza.
L’assetto fisiografico, comune a tutti i Lessini, è caratterizzato da estese e talora strette incisioni vallive disposte a ventaglio con sostanziale andamento NNW-SSE separate da altrettante dorsali, con analogo andamento, che scendono a Sud fino ad immergersi nella Pianura Padana.
Il dislivello altimetrico compreso nell’area è di circa 800 m.
II sistema idrografico dell’area si presenta particolarmente sviluppato ed è costituito principalmente dai fiumi lessinei che hanno un andamento genericamente meridiano.
II clima dell’area studiata è caratterizzato da piovosità annua di circa 1063 mm e da temperature medie annue di circa 13,7 °C.
Pur essendo il territorio caratterizzato da un vissuto geologico piuttosto complesso, possiamo però affermare che negli areali interessati oggi alla coltivazione della vite soprattutto nei versanti collinari della Val d’Alpone e della Val di Chiampo, fino alla Valle dell’Agno, sono predominanti rocce vulcaniche e vulcanico-detritiche basiche.
I suoli che ne derivano sono moderatamente profondi, con tessitura fine e con scheletro basaltico scarso in superficie ma più abbondante in profondità. La carta dei suoli elaborata dal Consorzio ne è una chiara sintesi.